Il borgo di Arquà Petrarca, incastonato tra due dolci colli e baciato dalla luce che esalta la chiara pietra delle sue abitazioni, offre un tuffo nella storia e nella cultura petrarchista. Le eleganti case, chiese e palazzetti testimoniano l’influenza della moda petrarchista portata da famiglie veneziane. Percorrendo le tortuose rampe che collegano il paese basso a quello alto, ci si immerge in una suggestiva fantasia rurale, ammirando antichi lavatoi, abbeveratoi e la fontana del Petrarca prima di raggiungere la parrocchiale di S. Maria Assunta.
Nel verde circostante sorge la villa di Petrarca, donata nel 1369 da Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova. Petrarca stesso la arricchì e ne fece la sua dimora tra il 1370 e il ’74, contribuendo a creare un luogo di straordinaria bellezza e cultura.
I prodotti locali si sposano armoniosamente con la bellezza paesaggistica e storica di Arquà Petrarca. Qui, la giuggiola regna sovrana e le è dedicata una festa, celebrando un frutto che altrove rischia di essere dimenticato.
Per deliziare il palato, i bigoli al ragù sono una prelibatezza da assaporare. Questi spaghettoni fatti a mano, con farina e uova, passati in un torchio, sono conditi con un ricco ragù di manzo, vitello, maiale, funghi porcini e sugo di pomodoro. Un’autentica espressione dei sapori tradizionali di Arquà Petrarca
