In questo pittoresco paesino, non ci si aspetterebbe di trovare tesori architettonici e storici particolari. Tuttavia, dietro la modestia delle sue strutture, Fortunago si distingue grazie a un accurato e funzionale recupero delle atmosfere del passato, guadagnando l’inclusione nell’Olimpo dei Borghi più belli d’Italia.
La torre, unico resto dell’antica rocca, e le mura risvegliano la storia, mentre la chiesa parrocchiale del Cinquecento e l’oratorio seicentesco contribuiscono al fascino intramontabile del borgo. L’architettura, caratterizzata dalle facciate in pietra a vista, serramenti di legno in tinta naturale e strade lastricate in mattonelle di porfido, trasmette un’atmosfera di autentica tradizione. L’illuminazione curata, le panchine di legno e i cestini in ghisa aggiungono dettagli accoglienti, mentre l’attenzione al verde pubblico completa l’armonia tra modernità e storia, un equilibrio perfetto nelle colline dell’Oltrepò pavese.
Fortunago vanta anche eccellenze culinarie. Il salame di Varzi, protetto dalla denominazione d’origine europea e con radici che risalgono alle antiche popolazioni longobarde, si distingue per la sua carne suina di alta qualità, il metodo di allevamento rigoroso e la stagionatura controllata. Aromatizzato con pepe nero e infuso di aglio in vino rosso, questo salame si presenta tenero, poco grasso, dolce e intensamente profumato.
Il piatto del borgo, i malfatti, è un delizioso piatto vegetariano composto da erbette, pane grattugiato, formaggi e uova. In alternativa, il brasato di manzo in umido con spezie e vino Bonarda rappresenta un’eccellenza gastronomica locale da non perdere. Fortunago, con la sua fusione di storia, architettura incantevole e prelibatezze culinarie, si rivela come una gemma nascosta da scoprire nelle colline dell’Oltrepò pavese.
